COME CONOSCERE E DEGUSTARE
Una bottiglia di vino
Vuoi imparare come conoscere e degustare una bottiglia di vino? Sei nel posto giusto! Ti racconto una storia, anzi la mia storia, iniziando da una consapevolezza che ho acquisito: ogni sorso è diverso dall’altro. Segui il tuo istinto, lasciati guidare dai tuoi sensi ma soprattutto sperimenta il gusto giocando con gli abbinamenti. Assapora diversi accostamenti, allenati ad annusare i profumi che hai a portata di mano, chiedi con curiosità a chi ha più esperienza. L’ingrediente segreto è il tempo, conoscere il vino è un’esperienza che migliora con il passare degli anni, proprio come l’evoluzione di una bottiglia di vino.
Conoscere e degustare una bottiglia di vino richiede amore, passione e tempo.
La terra è la protagonista indiscussa di ogni storia che si nasconde dietro ad ogni singolo bicchiere. Generazioni che sono cresciute tra i vigneti, passando un’intera vita tra quei filari che richiedono così tanto lavoro. La maggior parte dei consumatori oggi non conosce la storia di ciò che sta bevendo, ma gli appassionati sono alla ricerca continua di aneddoti, essenze, segreti e ricette che si celano nel loro bicchiere.
Ogni calice di vino ti racconta una storia
Ogni bicchiere di vino ha una storia da raccontare a coloro che desiderano ascoltarla. Come il più esperto dei narratori, anche il vino svela il proprio racconto incuriosendo il lettore man mano che acquisisce gli strumenti necessari per apprezzarne le sfumature. Conoscere una bottiglia di vino significa entrare in punta di piedi dentro un mondo fatto di tradizioni, ricette, territori: un viaggio vero e proprio.
I principali elementi con il quale un vino si esprime coinvolgono 3 sensi percettivi: la vista, l’olfatto e il gusto.
1. Gli occhi ti guidano nella scoperta
L’analisi visiva è la prima che si affronta quando ci si avvicina ad un calice di vino. Gli occhi sono un organo che ti guidano in ogni momento. Nella nostra società è un senso molto sviluppato, poichè ci consente di scoprire il mondo che ci circonda. Anche il bicchiere inizia a svelarti la propria storia utilizzando degli indizi visivi: il colore, la tonalità, la fluidità e l’effervescenza (se prevista).
Che sia vino bianco, rosso o rosato. Frizzante oppure fermo. Con una bollicina effervescente e vivace oppure effimera. Il vino ha una storia. Ma occorre entrare nel merito di ogni dettaglio per scoprire che cosa ti vuole comunicare. L’importante per il momento è sapere che tutto ciò che c’è nel bicchiere ha lo scopo di comunicarci un’informazione precisa.
2. Il naso ti svela i primi segreti
Se pensi ad un esperto di vino, molto probabilmente lo immagini con il naso nel bicchiere. Un comportamento che è spesso ricalcato poichè rimanda l’immagina di coloro che, volendosi atteggiare da esperti, effettuano eccessivamente la rotazione del liquido (attenzione a coloro che si limitano a girare il bicchiere per imitazione, sentenziando odori a caso). Tuttavia l’olfatto inizia a raccontare una storia diversa a coloro che hanno imparato a sviluppare questo senso. I profumi che emana un calice di vino sono potenzialmente infiniti, ma esistono dei sistemi per allenare questo canale percettivo e delle tabelle che forniscono le adeguate indicazioni.
Per iniziare a capire le varie essenze del vino è possibile acquistare un kit di essenze professionale (completo con 88 aromi). Questo kit è stato progettato per i professionisti del settore che desiderano allenare l’olfatto, infatti è utilizzato anche nei corsi e nelle scuole per diventare sommelier.
Mentre aspetti di fare un allenamento intensivo puoi cominciare ad annusare con intenzione ciò che hai in casa. Inizia da cose semplici come gli alimenti che hai in cucina: gli aromi, le spezie, gli agrumi, la frutta e la verdura. In realtà tutto ciò che produce madre natura è una grande palestra per i nostri sensi, quindi hai un’ampia possibilità di scelta.
Dopo un primo periodo di prove ad occhi aperti, il secondo livello prevede di riconoscere le fragranze ad occhi chiusi. Può essere anche un momento di sfida con gli amici. Questo è sicuramente il sistema che puoi iniziare in questo momento per cominciare ad allenare l’olfatto nel riconoscimento degli odori.
Le persone che vivono in campagna sono avvantaggiate poichè hanno un contatto più diretto con la natura e i produttori locali. Tuttavia anche per chi vive in città è possibile dedicare parte del proprio tempo all’apprendimento. In questo senso può essere utile fare gli acquisti fuori dal circuito della grande distribuzione, scegliendo di andare da esercizi locali come il fruttivendolo, il fioraio, il panettiere, etc.
In questo modo oltre ad annusare i loro prodotti con consapevolezza, è un’ottima occasione per chiedere informazioni sulle caratteristiche dei prodotti, i consigli per utilizzarli in cucina e gli abbinamenti suggeriti. Le persone del settore sono solitamente esperte e ben felici di scambiare la propria opinione. Inizia a dedicare parte del tuo tempo libero per parlare con gli addetti ai lavori con grande spirito di curiosità e una buona dose di umiltà.
3. Il gusto ti avvolge e ti innamora
È sicuramente un canale percettivo complesso ma anche estremamente affasciante. La bocca è ricca di terminazioni nervose che nel giro di pochi millisecondi comunicano al cervello molte informazioni che riguardano il sapore e la consistenza di ciò che mangi.
Si tratta di un alimento dolce, acido, umami, salato, piccante o amaro? È qualcosa di cremoso, croccante, friabile, tenero, grasso, oleoso, fresco oppure caldo? Un cibo che richiede poca masticazione o molta? Un sapore che persiste dopo averlo deglutito oppure che passa subito? Sono tante domande che un degustatore di vino si pone mentre assapora una pietanza. L’elenco è molto lungo e varia a seconda del livello di esperienza. Sono tutte informazioni utili per effettuare un’analisi organolettica che ti consente di individuare i migliori abbinamenti tra cibo e vino.
Quindi, come si fa a conoscere e degustare un vino?
Il vino è protagonista e narratore, in quanto tale si diverte a modificare la propria storia ogni volta che la racconta. Può essere che abbia trascorso giornate spiacevoli o in cattiva compagnia. A volte non trova le parole giuste per esprimersi, altre volte incontra personaggi che non lo sanno apprezzare. Sono tanti gli elementi che influenzano la buona riuscita del suo racconto.
Tuttavia nella maggior parte, ci sono delle pretese oggettive che il vino richiede per potersi esprimere al meglio, tra tutte la temperatura di servizio. Un’esigenza che il vino ha per poter sfoderare al meglio il proprio vissuto.
Tendenzialmente i vini giovani preferiscono una temperatura più fredda, mentre i vini strutturati con una lunga storia da raccontare ha bisogno di temperature più miti. Il mancato rispetto delle temperature modifica in modo profondo la storia che il vino ti racconta.
Vini bianchi e frizzanti: amano il freddo con temperature variabili tra i 6-10 °C
Vini rosè: preferiscono il freddo, con una temperatura tra i 7-13 °C
Vini passiti e liquorosi: desiderano una temperatura di servizio di circa 14-16 °C
Vini rossi: richiedono una temperatura mite, circa 14-18 °C, quelli con molta struttura e quindi storia da raccontare arrivano fino ai 20 °C
Il colore è un’indicazione ma in realtà la differenza è dettata dalla struttura del vino.
Per aiutarti nel verificare la temperatura del vino prima di degustarlo puoi utilizzare un termometro laser per vini che consente di verificare sia la bottiglia che il calice di vino.
Per riassumere quanto detto, il vino è una bevanda che desidera farsi conoscere. Ogni persona si approccia a tale mondo con la propria esperienza e con i propri strumenti.
Esiste molta aria fritta in questo settore ma è bene ricordare che è la parte genuina del prodotto a regalare le più grandi soddisfazioni: i produttori, i metodi di lavorazione, il rispetto della terra, l’ambiente in cui cresce, i sentori, gli aromi, l’invecchiamento, etc.
Se vuoi approfondire il mondo della degustazione del vino ti consiglio i migliori libri sul vino. Se stai cercando un regalo per te o per un appassionato di vino ti consiglio gli strumenti del Sommelier.
Che cosa racconta a te, con la tua esperienza, con i tuoi sensi, con i tuoi strumenti. Che cosa ti sta dicendo il calice di vino che stai bevendo?
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