Vini DOCG Sicilia

Oltre 110.000 ettari di vitigni
1 DOCG siciliano
Scopri anche i 19 DOC e i 7 IGT siciliani

Vino DOCG della Sicilia

Che cos’è il disciplinare di produzione dei vini DOCG?

Nel disciplinare di produzione sono indicate le regole per la produzione dei vini DOCG, esso contiene:

– La zona geografica di produzione che specifica anche le sottozone (comuni o parti di esso) o microzone (vigneti o poco più)
 La base ampelografica: i vitigni autorizzati alla produzione del vino e loro percentuale consentita
– La tipologia e le caratteristiche del terreno sul quale si coltivano i vitigni
– Le norme per la viticoltura (indicazione delle rese consentite per ettaro al fine di preservarne la qualità)
– Le tecniche di vinificazione e invecchiamento
– Le caratteristiche che il vino deve avere: grado alcolico minimo, proprietà organolettiche, residuo zuccherino, acidità
– Le indicazione per l’etichettatura ed il confezionamento

Tali vini prima di essere messi in commercio devono affrontare diverse analisi, in caso di mancanza dei requisiti indicati non possono essere venduti con il marchio DOCG.  

DOCG

Cerasuolo di vittoria DOCG

VINO DOCG dal 13.09.2005

Leggi il disciplinare di produzione

La zona geografica di produzione è delimitata nella Sicilia sud-orientale ed interessa le provincie di Ragusa, Caltanissetta e Catania per una estensione di circa 124.500 ettari. Per questi i 2 tipologie di vini DOCG Siciliani: Cerasuolo di Vittoria e Cerasuolo di Vittoria Classico è obbligatorio indicare l’annata di produzione delle uve.

Le viticoltura in queste zone ha origini molto antiche, sono stati ritrovati alcuni reperti che risalgono alla colonizzazione Greca (VII-VI Secolo a.C). Infatti alcune monete ritrovate nel territorio camarinese riportano, nell’esergo, la raffigurazione di anfore vinarie, tipiche per la bocca stretta e la pancia allungata, che venivano usate sopratutto per il trasporto e la commercializzazione del vino. Anche numerose anfore sono state ritrovate nei fondali del mare antistante Kamarina. Sempre in questo territorio è stato ritrovato un reperto eccezionale costituito da una lamina di piombo arrotolata, che è un vero e proprio atto notarile di vendita di un terreno coltivato a vite, compreso tra i fiumi Ippari ed Irminio, il cui compratore era un donna proprietaria di una rivendita di vini, quindi in quella data (III Secolo a.C) esisteva già la produzione di vino ed era inoltre oggetto di commercio.

Vitigni: Nero d’Avola (50-70%), Frappato (30-50%)

Cerasuolo di Vittoria DOCG
colore: da rosso ciliegia a violaceo;
odore: da floreale a fruttato; sapore: secco, pieno, morbido, armonico;
titolo alcolometrico volumico totale minimo 13% vol

Cerasuolo di Vittoria Classico DOCG
colore: rosso ciliegia tendente al granato;
odore: di ciliegia, che nei vini invecchiati può tendere anche a note sensoriali di prugna secca, cioccolato, cuoio, tabacco;
sapore: secco, pieno, morbido, armonico;
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 13% vol

 

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