Descrizione
Amarone. Storia di un errore fortunato. Il più celebre dei vini della Valpolicella, infatti, nasce proprio da un errore. Da una botte di Recioto dimenticata in cantina per l’inverno, dando tempo ai lieviti di mangiare tutto lo zucchero contenuto nel vino. Chi lo assaggiಠpensando di trovare un vino dolce, rimase stupito dall’Amarone di quel nettare. Ma quanto era buono ‘ L’Amarone della Valpolicella proposto qui da Luciano Arduini è figlio di una terra fertile, dalla passione e da tanto, duro, lavoro in cantina. E’ il vino simbolo dell’azienda, quello che viene presentato con più orgoglio. Il taglio è Corvina al 60%, Corvinone al 20, Rondinella al 15 e Molinara per il restante 5%. Dopo la vinificazione, l’affinamento inizia in barrique e prosegue in grandi botti di rovere di Slavonia, dove viene lasciato maturare all’incirca per 24 mesi. Poi, prima della commercializzazione, viene lasciato ulteriormente riposare in bottiglia per alcuni mesi in attesa che raggiunga il giusto equilibrio. Nel calice si presenta di un bel colore rosso rubino, con profumi intensi ed eleganti. In bocca rivela immediatamente il suo carattere e la stoffa con cui è fatto. Strutturato e deciso, è caldo, morbido, vellutato e molto persistente. Buono oggi, è un vino che non teme di invecchiare. In cantina sa attendere con pazienza la giusta occasione per essere stappato. Deve trattarsi di una serata speciale, dove sulla tavola si susseguono piatti di grande spessore. Ottimo con la selvaggina, è perfetto anche per accompagnare un lungo, lunghissimo, dopo cena. Un pezzetto di cioccolato, in quel caso, è tutto ciಠche serve per rendergli giustizia.