Descrizione
Non c’è vino più conosciuto al mondo. Non c’è denominazione vinicola che possa vantare un numero maggiore di estimatori. Ma che cosa fa del Barolo un icona di questo livello planetario ‘ Senza dubbio il territorio di origine. Le Langhe, un fazzoletto di colline che l’uomo ha sapientemente diviso in piccole zone, o “cru”, per impiantare vigneti che godessero di condizioni uniche e irripetibili. Per questo, il vero conoscitore di Barolo non si accontenta mai di una bottiglia qualsiasi. Cerca proprio quella particolare etichetta, espressione unica di quella collina, di quel vigneto e di quel viticoltore. Troppo difficile ‘ Assolutamente no. Basta applicarsi e assaggiare tante bottiglie diverse. E con il tempo (molto tempo, per la verità ) si potrà finalmente dire di conoscere davvero il Barolo. Quindi avanti, senza indugi. Magari iniziando proprio da questa selezione di tre produttori straordinari. Come Michele Chiarlo, storica azienda di Calamandrana, nell’Astigiano, che perಠpossiede e lavora vigneti in tutte le aree del Piemonte. O Terre da Vino, importante realtà cooperativa che riunisce centinaia di piccoli produttori legati al loro territorio. E Cascina Boschetti Gomba, una vera azienda famigliare che vanta più Barolo che sangue nelle vene.