Descrizione
Ma quante soddisfazioni puಠdare un buon Dolcetto tradizionale. E’ buono il Barolo, questo è certo. E’ intrigante la Barbera, non c’è dubbio. Ma se da sempre i contadini di Langa mettono in tavola una bottiglia di Dolcetto per i propri pranzi e le cene un motivo ci sarà . E’ questo, infatti, il vino più facile da sposare a qualunque menù. Con il giusto corpo e la freschezza del caso. Ma senza spigoli. Senza eccessi. Non fa eccezione questo Dolcetto proposto da Franco Boasso. Nasce da uve raccolte nei vigneti aziendali e lavorate nel giro di poche ore dalla vendemmia. Pigiadiraspatura soffice e macerazione di 10 giorni intervallati da diversi rimontaggi per favorire l’estrazione di colore e tannini. Poi, dopo la svinatura e la conversione malolattica, il vino viene lasciato in acciaio per almeno 6 mesi prima dell’imbottigliamento. Il risultato è un rosso fresco e pronto da bere. Vivace nel colore e caratterizzato da un ampio bouquet di profumi che giocano sulle note di frutta rossa e mosto. In bocca è elegante e piacevole. Perfetto compagno di molte preparazioni, dai primi saporiti agli arrosti della domenica, serviti con le patate al forno. Buono sempre.